Natale, 2015
Amici e amiche carissimi,
da non molto tempo sono tornato in Brasile dall’Italia e sento vivissimo il desiderio di salutarvi, di ringraziarvi e di farvi arrivare le mie emozioni e le mie impressioni. Unisco anche gli auguri e le preghiere per felici feste natalizie per tutti voi.
Le cose che ho vissuto e ancora sono intense dentro di me le voglio condividere fraternamente e gioiosamente con persone che mi hanno dato tanto.
Ancora sento il calore della cordiale accoglienza e dell’accompagnamento che mi avete riservato che mi hanno restaurato il fisico, la mente, il cuore. Quanto è bello vivere così come fratelli! Mi sento rimesso a nuovo, pronto per riprendere la mia missione con slancio, generosità e coraggio.
Il bene si diffonde da sé, dice il grande filosofo, ed io l’ho accolto tutto. E non è l’emozione di una circostanza, ma l’energia fisica e spirituale che darà la giusta carica ai miei passi.
Ma ancor di più mi porto dentro la testimonianza del vostro amore e della fiducia ancora freschi dopo tanti anni. Il tempo, le preoccupazioni e, a volte le sofferenze, non sono riuscite a recidere il legame che unisce le nostre persone e la nostra comune missione per i giovani poveri.
Da una parte ho colto quasi l’invito a riposarmi, a passare il testimone per un futuro diverso, ma dall’altra anche il gioioso invito a restare sulla breccia e a portare avanti questa opera che tutti sentite anche vostra e lo è realmente, affidiamoci al Signore e Lui ci guiderà.
Qui a Tres Lagoas ho ritrovato una situazione abbastanza tranquilla e vivace. Sono già scattati i bagliori di nuove iniziative e progetti, in accordo con la chiesa locale e con la società civile. La condizione di tanti giovani in difficoltà ci spinge a nuove accoglienze, a nuovi interventi educativi e formativi. Non si può far finta di non vedere, di non sentire. Il secondo centenario della nascita di Don Bosco (1815-2015) ci spinge ad essere fecondi e presenti.
Tra pochi giorni sarà Natale: ci auguriamo che sia un Natale di pace, di solidarietà, di misericordia ricevuta e donata e di gioia. Ancora una volta saremo uniti nella festa di un Dio che torna a nascere per farci rinascere. Il mondo intero ha bisogno di rinascere da tanta violenza, da tanta indifferenza e sofferenza. Liberiamo la nostra fede a tutto il mondo e a tutti gli uomini. Che spunti per tutti “il sole di giustizia” e la stella di Betlemme ci indichi una strada nuova. Io sarò in unione di cuore e di spirito con tutti voi.
Vostro Armando