Persona al centro

La dimensione personale si realizza nell'attenzione particolare all'individuo e alla sua storia.
Pur nell'ambito di un cammino comune fatto di convivenza e condivisione ognuno trova le risposte ai propri bisogni e alla propria situazione. Ciò si realizza tramite la presenza di operatori che mettono a disposizione non solo le loro doti umane, ma anche la loro competenza e professionalità per leggere al meglio le specificità di ogni residente.

Spirito di famiglia

La dimensione familiare si realizza non solo nella disposizione e ampiezza degli spazi, nell'arredamento, nelle attività, ma anche e soprattutto in una convivenza basata su relazioni affettuose e al tempo stesso autorevoli. La scelta del piccolo gruppo consente ai ragazzi di vivere intensamente le emozioni e di elaborarle, di essere spontanei e confidenti sia tra di loro che con gli operatori. Anche la gestione organizzativa risulta agevole. Il clima di fraterna amicizia e di condivisione costituisce uno spontaneo e potente fattore di crescita generando bisogni di emulazione e di partecipazione.

Dimensione giovane

La dimensione giovanile propriamente salesiana si esprime nel linguaggio, nel vestire, nel divertimento, ecc La presenza dei giovani è una costante in comunità; frequente e significativa è la presenza di gruppi provenienti dagli oratori per animare la liturgia domenicale, gruppi scout che soggiornano lunghi periodi per condividere i vari momenti e attività con i residenti. Tutto costituisce motivo di confronto e di arricchimento reciproco, per chi risiede e per chi è ospitato. La gioia e la festa sono elementi costitutivi del sistema, inscindibili dagli impegni, dal lavoro. Le feste sono curate nei minimi particolari, dalle domeniche ordinarie alle grandi solennità liturgiche, oltre alle feste di compleanno, del compimento di un anno di comunità e di fine programma per ciascun ragazzo.

Prevenzione e cura

Si realizza nella presenza, nello 'stare con' alla luce di quell'intuizione di don Bosco per cui un educatore deve accompagnare il giovane e metterlo 'quasi nell'impossibilità morale di sbagliare'. Il tipo di relazione che si crea con il giovane è basata sull'autorevolezza e l'affettività insieme ed è tesa a sollecitare, ammonire, dimostrare concretamente, aiutare a far tesoro dei propri errori più che a punire. Tutta l'organizzazione è basata su una serie di fini e regole molto chiare, per cui si accompagna il ragazzo a farle proprie tramite il rispetto e la comprensione.

Formazione e aggiornamento

A ogni giovane che entra si offre la possibilità di riprendere gli studi, ampliare la propria cultura di base, acquisire una dimensione professionale e lavorativa tramite l'attivazione di corsi scolastici e di aggiornamento culturale, di inglese, di informatica, di tornitura, saldatura, falegnameria, restauro, ecc… L'intervento educativo-formativo in comunità si realizza anche tramite escursioni in montagna, gite culturali, visite a musei e a città di particolare valore storico-artistico, incontri con esperti aventi per contenuto argomenti scientifici e/o di attualità.

 

Evoluzione

La comunità è una realtà in continua evoluzione e affronta ogni giorno la sfida dell'adeguamento alle esigenze che la società richiede, con particolare riguardo al mondo giovanile e alle sue dinamiche, alle esigenze che rappresenta, al modo con cui va alla ricerca dei valori.

Ciò avviene senza generalizzare né considerare quella dei giovani una categoria a se stante: ogni soggetto è un individuo a sé e, pur vivendo il suo tempo come migliaia di altri giovani, tuttavia è portatore di una sua realtà dinamica che la comunità deve cercare di capire e interpretare per dare le giuste risposte al singolo individuo. Evoluzione quindi del contesto, delle istituzioni e delle metodologie messe in atto dalla Comunità.

Dimensione esperenziale

Soggiorno Proposta dà priorità assoluta all'azione che non è rappresentata solo dal lavoro quanto da ogni attività svolta dai ragazzi: gestione del menage, incontri, dialogo, attività di laboratorio e del tempo libero.
Il 'fare' rappresenta il perno del processo educativo in quanto consente al giovane di trovare una definizione reale di sé, di conoscere e di far conoscere agli altri le proprie capacità e i propri limiti. Egli ha la possibilità di sperimentare se stesso e di offrire allo stesso tempo una ricchezza di stimoli e di prospettive d'intervento a chi gli vive accanto. E se all'inizio vedrà ciò come una semplice regola cui adeguarsi per occupare il tempo e convivere armoniosamente, in seguito scoprirà delle gratificazioni nel proprio agire e nei riconoscimenti provenienti dagli altri fino a pervenire a convinzioni personali.

Quotidianità

La giornata è divisa in modo equilibrato in un momento per il lavoro, uno per i pasti, uno per il riposo e uno per le attività libere. È programmata in modo meticoloso al fine di trasmettere quanti più possibili contenuti educativi tramite il lavoro, gli incontri, i suggerimenti, le attività ricreative, lo sport, gli hobby, i viaggi, la formazione culturale. L'autogestione del gruppo passa attraverso un sistema di attribuzione progressiva di responsabilità per cui chi è più avanti con il programma accompagna il ragazzo che ha svolto un minor periodo e gli trasmette i valori acquisiti. L'intento finale è quello di trasmettere ai ragazzi un'autodisciplina utile allo loro vita.

Territorialità

La Comunità si inserisce nel territorio tramite una totale apertura ad ogni forma di collaborazione con l'esterno. Ciò spiega la presenza di volontari, le gite, le visite ai musei, le escursioni in montagna, gli incontri culturali ed ogni esperienza formativa che qui si realizza.

Si cerca in tutti i modi di risvegliare nel giovane il senso di appartenenza al territorio inteso in senso geografico, sociale, delle opportunità e dei servizi offerti. Il giovane maturerà così una mentalità aperta alle varietà territoriali e di vita e quindi più funzionale al suo equilibrio e reinserimento futuro.

 

Lavoro di rete

Diventa sempre più indispensabile a fronte di situazioni più complesse rappresentate dalle poliassunzioni e dalla compresenza nel tossicodipendente e/o alcolista di problematiche psichiatriche. Aiuta a non sentirsi soli e impotenti nell'affrontare le situazioni di disagio.

Ognuno offre il proprio contributo, secondo la propria specifica competenza e/o disponibilità all'aiuto e all'accoglienza. Tante sono le persone e le istituzioni coinvolte, dalla famiglia ai parenti, agli amici, ai servizi territoriali, alle associazioni di volontariato, ecc…

Soggiorno Proposta APS

Contrada Villamagna, 4
66026 ORTONA (CH)
C.F. 91000890698
soggiornoproposta.aps@pec.it

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